MAGIA Production MAGIA Production crea l'impossibile ...i films in sala


 

La Belva nell'Ombra
(INJÜ)

Intro - Cast - Primo Tempo - Secondo Tempo

Grazie per avere scelto questo film. Buona Visione...

 

MAGIA Production presenta

"LA BELVA NELL'OMBRA
(INJÜ)
un film di SHINYA TSUKAMOTO

con
TAKESHI KITANO  JOY NAKAGAWA
TATSUYA FUJI  TATSUYA NAKADAI  RYUICHI SAKAMOTO  TOMOROH TAGUCHI  RYUHEI MATSUDA

diretto da SHINYA TSUKAMOTO


SECONDO TEMPO

SECONDO TEMPO

  

SCENA 16 – Esterno. Casa Oyamada.

È sera, Samukawa quasi correndo si avvicina alla residenza Oyamada lungo la strada di negozi chiusi.

Stacco.

La porta di casa Oyamada si apre e la cameriera con fare sommesso fa entrare l’uomo.

 

SCENA 17 – Interno. Casa Oyamada.

Samukawa entra ed all’interno vediamo che l’altarino buddista era stato coperto con una stoffa bianca sulla quale era state poste alcune tavolette mortuarie e molte offerte di incensi e fiori. Shizuko va incontro all’uomo piangendo.

SAMUKAWA
Non so come scusarmi. Sono stato imprudente. Non avrei mai immaginato che quell’uomo fosse così deciso nel suo piano. È tutta colpa mia.

Primo piano di Shizuko. Le lacrime scivolano lungo le guance pallide della donna. Samukawa prende le mani di Shizuko per infonderle un po’ di coraggio. Primo piano delle mani di Samukawa che stringe le mani della donna.

SAMUKAWA
È tutta colpa mia…

Primo piano delle mani di Shizuko che stringono quelle di Samukawa.

SAMUKAWA
Ha parlato alla polizia delle lettere minatorie?

SHIZUKO
No, non sapevo cosa fare.

SAMUKAWA
Allora non ha ancora detto nulla.

SHIZUKO
Volevo prima consultarmi con lei.

SAMUKAWA
Anche lei certo pensa che sia opera di quell’uomo.

SHIZUKO
Sì, inoltre ieri sera è accaduta una cosa strana.

SAMUKAWA
Una cosa strana?

SHIZUKO
Secondo il suo consiglio avevo spostato la camera da letto al secondo piano dell’ala in stile occidentale. E mi sentivo tranquilla, pensando che in quella stanza non vi fosse possibilità di essere spiata, ma lui era lì che mi scrutava.

SAMUKAWA
Ma da dove?

SHIZUKO
Dall’esterno della finestra.

Shizuko sbarra gli occhi e comincia a raccontare. Vediamo le immagini descritte.

 

SCENA 18 – Flashback - Interno. Casa Oyamada.

SHIZUKO
(VFC)
Ieri sera mi sono coricata verso mezzanotte, ma non vedendo rientrare mio marito la mia preoccupazione si ingigantiva; per di più stare sola in quella stanza straniera dagli alti soffitti mi terrorizzava, così mi misi a scrutare ogni angolo della stanza. Soltanto la tapparella di una finestra non era del tutto abbassata ed era rimasto uno spiraglio di circa trenta centimetri; il solo guardar fuori in quell’oscurità aumentava il mio terrore, ma non riuscivo ad evitare che i miei occhi si volgessero in quella direzione. Insomma, alla fine mi apparve al di là del vetro la faccia di un uomo!

 Primo piano di Samukawa.

SAMUKAWA
Ma non sarà stata una visione?

SHIZUKO
Poco dopo è scomparso ma sono certa, anche ora, di non essermi sbagliata. Mi pare di vedere quei capelli arruffati incollati al vetro, la testa appena china e quegli occhi voltati in su che mi fissavano.

SAMUKAWA
Era Hirata?

SHIZUKO
Sì, d’altronde non penso vi siano altri uomini capaci di fare cose simili.

SAMUKAWA
A questo punto anche la sua vita è in pericolo. Dovrebbe chiedere la protezione della polizia.

SHIZUKO
L’ispettore Itozaki ha telefonato per chiedermi se poteva passare a farmi alcune domande ma io ho voluto aspettare di parlare con lei e l’ho pregato di venire domani mattina.

SAMUKAWA
Itozaki? Lo conosco molto bene. Fa parte del “Club dei Bizzarri” che noi scrittori di romanzi polizieschi abbiamo fondato per discutere dei casi irrisolti, e lui vi partecipa sempre volentieri perché è incuriosito da quelle che chiama “le nostre bizzarrie”. È grazie a lui che abbiamo scelto questo nome. Se vuole mi farò trovare qui quando verrà.

SHIZUKO
Davvero farebbe questo per me?

SAMUKAWA
Certo che lo farò.

SHIZUKO
Non so come ringraziarla per tutto quello che sta facendo per me.

SAMUKAWA
Mi dispiace chiederglielo, ma come le ho detto sono stato fuori città per due giorni e mi sono precipitato qui non appena ho sentito il suo messaggio. Se la sente di raccontarmi esattamente e nei minimi dettagli cosa è accaduto ieri sera a suo marito?

Shizuko abbassa lo sguardo per qualche secondo poi guarda negli occhi Samukawa e comincia a raccontare. Sullo schermo scorrono le immagini del racconto fatto da Shizuko.

 

SCENA 19 – Flashback - Interno. Casa Oyamada.

Sullo schermo vediamo un uomo non più giovane, calvo, vestito con un elegante completo alla moda occidentale (Tatsuya Fuji). Si avvicina a Shizuko e la bacia delicatamente.

SHIZUKO
(VFC)
Mio marito è rientrato a casa dall’ufficio poco prima del solito; ha bevuto qualcosa poi mi ha detto che sarebbe andato a casa di un amico che abita a Kuome, al di là del fiume; era una serata tiepida ed è uscito senza nemmeno cambiarsi dicendo che avrebbe fatto una passeggiata. Erano circa le sette. Da quanto ha appurato la polizia è rimasto a casa dell’amico fino a mezzanotte circa quando ha detto che sarebbe rientrato a casa. L’ho atteso tutta la notte poi il mattino ho cominciato a cercarlo telefonando a tutti coloro che conosceva ma nessuno lo aveva più visto dopo mezzanotte. Sembrava scomparso poi, verso mezzogiorno la polizia mi ha chiamato per dirmi che il suo corpo era stato trovato nei pressi del ponte di Azuma. Non so dirle altro.

SAMUKAWA
Non si preoccupi, e cerchi di riposare ora, tornerò domani mattina per incontrare l’ispettore.

SHIZUKO
Sì, in effetti mi sento molto stanca. Le farò chiamare un’auto per tornare a casa e farò in modo che domani mattina la passino a prendere.

Stacco.

 

SCENA 20 – Interno Taxi

Sakukawa si trova all’interno di un taxi che percorre le caotiche vie della città. Assorto nei suoi pensieri non si accorge che l’autista (Tomoroh Taguchi) più volte lo guarda dallo specchietto retrovisore. Finalmente i loro sguardi si incontrano e l’autista gli rivolge la parola.

AUTISTA
Terribile vero?

SAMUKAWA
Come scusi?

AUTISTA
La morte del signor Oyamada intendo, è una cosa veramente orribile.

SAMUKAWA
Lo conosceva?

AUTISTA
Sì, molto bene. La ditta per la quale lavoro doveva avere sempre un’automobile pronta ed a disposizione per il povero Signor Oyamada e così, abitando poco distante, venivo chiamato spessissimo per accompagnarlo al lavoro.

SAMUKAWA
Capisco. Una morte assurda, una vera tragedia.

L’autista guarda Sakukawa dallo specchietto con un’aria di complicità.

AUTISTA
Un duro colpo per la moglie. Così giovane…e così bella.

Sakukawa rimane per un attimo interdetto, poi indica una via sulla destra.

SAMUKAWA
Ecco, siamo quasi arrivati, giri qui a destra.

L’autista sterza. Samukawa nota che l’uomo porta un paio di guanti neri.

Stacco.

 

SCENA 21 Interno. Casa Oyamada.

Samukawa e Shizuko sono insieme ad un uomo dall’aria semplice ma distinta (Ryuichi Sakamoto). La donna si allontana lasciando soli i due uomini.

SAMUKAWA
Mi sento terribilmente colpevole di quanto è successo ispettore.

ISPETTORE IZOTAKI
Se ne aveste parlato prima con la polizia avremmo messo qualcuno a proteggere la casa, ma se come sembra è stato assassinato per strada, difficilmente avremmo potuto evitarlo.

SAMUKAWA
Sapete esattamente la causa della morte del signor Oyamada? Siete certi si tratti di assassinio?

ISPETTORE IZOTAKI
Stiamo facendo indagini e per ora possiamo fare solo delle supposizioni. Le uniche certezze riguardano il ritrovamento del cadavere e le cause della morte.

Sullo schermo scorrono le immagini del racconto fatto dall’ispettore.

 

SCENA 21 – Flashback - Esterno. Ponte di Azuma.

ISPETTORE IZOTAKI
(VFC)
Il corpo è stato trovato alla fermata del traghetto che porta al ponte Senju. Una donna che aspettava di salire sull’imbarcazione ha notato qualcosa impigliato alle colonne dell’imbarcadero che galleggiava nell’acqua ed avvicinandosi per vedere di cosa si trattasse si è accorta che era il viso di un uomo che scompariva e riappariva a seconda del movimento ondeggiante dell’acqua. Ha lanciato un urlo attirando l’attenzione dei marinai che hanno ripescato il corpo che era nudo con indosso solo un paio di mutande. All’inizio abbiamo pensato che fosse annegato ma poi abbiamo scoperto che non aveva ingerito acqua e che aveva alcune ferite di arma da taglio sulla schiena. Una cosa che ha stupito molto tutti è il fatto che quando toccarono i capelli per scostarli dalla faccia questi si staccarono perché il cadavere portava una parrucca…

 L’inquadratura torna all’interno di casa Oyamada. Primo piano di Samukawa che appare stupefatto.

SAMUKAWA
Una parrucca?

ISPETTORE IZOTAKI
Sì, non è assurdo? A quanto pare l’assassino lo ha denudato, fornito di una folta parrucca posta sul cranio calvo e lo ha gettato dal ponte Azuma.

SAMUKAWA
Ōe Shundei, come può essere arrivato a tanto?

ISPETTORE IZOTAKI
Lo troveremo, se realmente esiste l’uomo che mi ha descritto lo troveremo. Una persona sola potrebbe in qualche modo riuscire a far perdere le proprie tracce, ma in due, con una palla al piede come la moglie, non potrà nascondersi per sempre. Venga a trovarmi nel mio ufficio con il suo amico Honda e gli dica di portarmi tutte le fotografie che riesce a rintracciare, io intanto darò ordine di perlustrare la sua ultima abitazione ed interrogheremo i vicini. C’è sempre qualche vecchia comare che sa tutto di tutti e ci basterebbe anche un piccolissimo indizio per poterlo rintracciare. Ora devo andare, ma vorrei prima tranquillizzare la signora Oyamada.

SAMUKAWA
Ha detto che si sarebbe ritirata in camera mentre parlavamo dell’omicidio. La vado subito a chiamare.

Samukawa si avvia velocemente verso la camera da letto di Shizuko. La porta è aperta la donna è distesa sul letto con lo sguardo fisso al soffitto.

SAMUKAWA
Shizuko? Mi scusi, ma l’ispettore sta andandosene e vorrebbe salutarla.

 La donna gira lentamente il capo verso la porta.

SHIZUKO
Sì, vengo subito.

Shizuko tenta di alzarsi ma subito si riappoggia al letto. Samukawa le si avvicina.

SAMUKAWA
Si sente bene?

SHIZUKO
Mi gira la testa, per favore, mi saluti lei l’ispettore, e lo preghi di scusarmi. Preferisco rimanere qui.

Samukawa la aiuta a rimettersi supina sul letto. Nota che sopra una poltrona dalla parte opposta del letto c’è un frustino.

SAMUKAWA
Suo marito faceva dell’equitazione?

La donna si irrigidisce poi si gira dall’altra parte. Risponde con voce flebile.

SHIZUKO
No.

Lo sguardo di Samukawa si fissa sopra i segni rossi che vengono inquadrati sulla nuca della donna.

Stacco.

 

SCENA 22 – Interno. “Club dei Bizzarri”.

Samukawa è seduto ad un tavolo con l’ispettore Izotaki ed Honda. Intorno altri tavolini con altre persone intente a parlare.

ISPETTORE IZOTAKI
È come se si fosse volatilizzato. A distanza di un mese dall’omicidio nemmeno la più piccola traccia.

SAMUKAWA
D’improvviso, dopo la morte del signor Oyamada, non è più giunta neppure una lettera minatoria.

HONDA
Forse Shundei, temendo le ricerche della polizia ha accantonato la seconda parte del piano ed è intento solo a nascondersi.

SAMUKAWA
No, un uomo di quel genere deve aver previsto tutto in anticipo. Di certo è nascosto in qualche parte di Tokyo in attesa del momento opportuno per uccidere Shizuko.

ISPETTORE IZOTAKI
Ho fatto delle ricerche sui suoi ultimi spostamenti. Un agente è riuscito a scoprire il corriere che ha traslocato la mobilia di Shundei ed abbiamo scoperto il luogo dove si era trasferito. Poi ha traslocato altre volte fino a prendere in affitto una squallida catapecchia incastrata tra due stabilimenti, praticamente una baracca per la quale aveva pagato parecchi mesi anticipati. Quando siamo andati dal proprietario credeva che Shundei vi abitasse ancora, ma entrati nella casa non vi abbiamo trovati né oggetti né mobili: tutto era coperto di polvere e in tale rovina da fare pensare che quel tugurio fosse disabitato da tempo. Interrogando i vicini non è emerso nulla, a causa delle due fabbrichette ai fianchi della casa non c’erano le solite comari dall’occhio vigile e non siamo riusciti ad ottenere informazioni  che ci aiutassero nella ricerca.

HONDA
Io, dopo averlo visto distribuire volantini al parco di Asakusa, ho fatto il giro di un paio di ditte della zona che si occupano di pubblicità, cercando di sapere se avevano ingaggiato un tipo come Shundei. Mi dissero che nei periodi di grande lavoro erano soliti assoldare temporaneamente i barboni che stazionavano nei paraggi del parco, fornivano loro i costumi e spesso li assumevano soltanto per una giornata. Pur descrivendo loro i connotati di Shundei dissero di non ricordare, ma che doveva essere di certo uno di quei derelitti.

SAMUKAWA
Ed anche l’indizio della parrucca, non ha portato a nulla.

ISPETTORE IZOTAKI
Quando il mio agente mi riportò di avere scoperto dove era stata comprato il parrucchino pensai di avere finalmente un indizio ed invece con mia enorme sorpresa il proprietario del negozio mi disse che gliel’aveva ordinata Oyamada Rokurō in persona. La persona  descrittami corrispondeva ed al momento dell’ordinazione l’uomo aveva apertamente detto il proprio nome, Oyamada, ed era andato a ritirarla di persona. Aveva giustificato l’acquisto col desiderio di nascondere la calvizie, chissà perché la signora Oyamada ci aveva detto di non averlo mai visto con la parrucca in vita sua.

SAMUKAWA
Shizuko mi ha spiegato che aveva cercato di dissuaderlo, ridendone, ma lui si era intestardito ed aveva ordinato la parrucca. Lei si vergognava della cosa e non sembrandole una cosa importante ha preferito negare fino a quando non si è resa conto dell’errore.

ISPETTORE IZOTAKI
La signora Oyamada è stata molto fortunata ad avere un amico come lei. So che le è stato molto vicino in questo mese.

SAMUKAWA
Sì, ci siamo sentiti tutti i giorni e sono passato a casa sua almeno un paio di volte a settimana. Anche domani, che scade il primo mese di lutto, dopo una visita al tempio, Shizuko ha deciso di riunire in casa i parenti e gli amici più cari del defunto marito per una cerimonia commemorativa ed anch’io sono stato invitato.

Stacco.

 

SCENA 23 Interno. Casa Oyamada.

Nella stanza ci sono molte persone. Molte parlano tra loro quasi bisbigliano, per non fare eccessivo rumore. Vediamo Shizuko sola davanti all’altare buddista e Samukawa che dopo avere salutato una coppia di uomini di mezza età le si avvicina.

SAMUKAWA
Le chiedo scusa, ma ora devo lasciarla.

SHIZUKO
Non si deve scusare di nulla, è stato molto gentile da parte sua partecipare alla cerimonia. L’accompagno.

SAMUKAWA
Non si disturbi.

SHIZUKO
L’accompagnerò solo fino alla porta. Fuori ci sono dei taxi che ho appositamente fatto venire per lei e per altri amici che sono arrivati a piedi.

 Shizuko si incammina nella penombra del corridoio al fianco di Samukawa. Sulla sinistra del corridoio una serie di finestre, alcune delle quali aperte,  permettono di vedere il giardino esterno. Passando davanti ad una di esse la donna emette un grido improvviso e si stringe forte all’uomo.

SHIZUKO
Ah!

SAMUKAWA
Cosa c’è? Cosa ha visto?

 Shizuko, ancora aggrappata a Samukawa, senza parlare indica con una mano fuori dalla finestra. Dei cespugli si stanno muovendo. Subito si vede un cane bianco allontanarsi dal cespuglio e dileguarsi nell’oscurità

SAMUKAWA
È un cane, soltanto un cane. Non vi è nulla da aver paura.

La donna continua a rimanere vicina all’uomo. Samukawa la guarda e stringendola di colpo con forza la bacia. Shizuko non si ritrae, abbraccia Samukawa e ricambia il bacio.

 

SCENA 24 – Interno Taxi

Samukawa entrato nel taxi guarda gli occhi del conducente riflessi nello specchietto retrovisore e riconosce l’autista che lo aveva accompagnato a casa il mese prima. Vediamo gli occhi del conducente che sorridono a Samukawa.

AUTISTA
Buona sera, abita ancora allo stesso posto?

Samukawa appare imbarazzato.

SAMUKAWA
Buona sera. Sì per favore, si ricorda la strada?

AUTISTA
Certo.

 La vettura parte ed inizia a correre velocemente lungo la strada. Il paesaggio scorre veloce fuori dal finestrino. L’autista guida con gli occhi fissi sulla strada. Ogni tanto alza gli occhi allo specchietto per guardare dietro. Cullato dal movimento dell’automobile Samukawa fissa davanti a sé. Vediamo l’immagine con il suo punto di vista. L’autista indossa un vecchio soprabito blu e tiene le mani sul volante. Porta un paio di guanti molto eleganti. Ogni volta che il conducente muove le mani sul volante per curvare e le mani passano nel campo visivo di Samukawa vediamo un luccichio. Samukawa rimane impassibile per qualche istante poi di scatto si sporge in avanti a guardare meglio le mani dell’autista. Gli occhi del conducente fissano Samukawa dallo specchietto retrovisore.

SAMUKAWA
Senta, scusi, non mi mostrerebbe un momento i suoi guanti?

 L’autista sembra rimanere sbalordito alla richiesta.

AUTISTA
Perché?

SAMUKAWA
Per favore, devo solo controllare una cosa.

Gli occhi dell’autista nello specchietto sembrano fulminare Samukawa. Poi si sfila i guanti e glieli porge.

AUTISTA
Tenga pure.

Samukawa prende i guanti e comincia ad esaminarli. Sono dotati di piccoli bottoncini metallici, identici all’oggetto che aveva raccolto nella soffitta di casa Oyamada. Non solo forma e grandezza sono uguali, ma dal guanto destro del guidatore manca un bottoncino e vi è rimasto solo il gancio metallico.

L’autista di tanto in tanto scruta dallo specchietto retrovisore i movimenti di Samukawa che è passato ad esaminare i bottoncini. Sulla faccia hanno la scritta R.K.BROS.CO. Samukawa alza lo sguardo ed incontra nello specchietto quello dell’autista.

SAMUKAWA
Ōe Shundei…

AUTISTA
Come?

SAMUKAWA
Ōe Shundei…

AUTISTA
Mi scusi ma non capisco quello che sta dicendo.

SAMUKAWA
Che fine ha fatto il bottone mancante?

Il guidatore appare sorpreso.

AUTISTA
Il bottone?

SAMUKAWA
Ricorda quando ha perso il bottone di questo guanto?

AUTISTA
Non c’è mai stato, fin dall’inizio. Me li hanno regalati. Anche se erano quasi nuovi non si potevano più usare perché mancava il bottone e quindi il povero signor Oyamada me li ha dati.

SAMUKAWA
Il signor Oyamada? Il signor Oyamada della casa da cui sono uscito poco fa?

AUTISTA
Certo, come già mi pare di averle detto quando era vivo andavo spessissimo ad accompagnare il signore in ufficio, era un ottimo cliente.

SAMUKAWA
Questi guanti, da quando li ha?

AUTISTA
Li ho avuti quando faceva freddo. Uso quasi sempre i guanti perché altrimenti il volante scivola dalle dita. Mi scusi, ma perché mi chiede queste cose?

SAMUKAWA
Ho i miei motivi. Senta, non me li cederebbe?

Stacco.

 

SCENA 25 – Interno. Ufficio Ispettore Izotaki

Samukawa è seduto di fronte all’ispettore che stringe i guanti tra le mani.

SAMUKAWA
… sono rimasto sveglio tutta la notte con la testa fra le mani a pensare. Quel bottoncino staccato doveva essere caduto proprio ad Oyamada. Non era pensabile che Ōe Shundei possedesse per puro caso dei guanti identici a questi, e così sono arrivato alla conclusione che il bottone metallico raccolto nel sottotetto della casa di Shizuko non poteva essersi staccato che dal gancio dei guanti di Oyamada. Ed il bottoncino mancante corrispondeva perfettamente. Da quel momento tutti i diversi elementi rimasti finora nel fondo della mia mente sono venuti a galla. La parrucca sulla testa del cadavere; il fatto che contemporaneamente all’assassinio di Oyamada, fosse cessato l’arrivo delle lettere minatorie di Hirata; il fatto che, contro ogni apparenza Oyamada fosse un sadico, un feroce maniaco sessuale che amava frustare sua moglie; tutto appariva inizialmente come un insieme casuale di elementi diversi che però, considerati attentamente, mettono in evidenza nel complesso un disegno ben preciso. Alla fine mi colpì un fatto singolare.

 Samukawa si alza e si avvicina ad una piantina della città che si trova alle spalle dell’ispettore.

SAMUKAWA
Guardi qui. Il quartiere dove si trova l’abitazione di Oyamada è lungo e stretto e si stende lungo il fiume Sumida; la casa di Oyamada dà proprio sul corso d’acqua ed è posta di fianco ad esso. Vede il corso del fiume, in questo punto forma una grande U. Qui, sulla parte superiore del braccio sinistro della U vi è la residenza Oyamada. Su quella del braccio destro vi si trova a casa dell’amico dove si era recato il signor Oyamada. E infine qui, nella parte inferiore di questa U vi è il ponte di Azuma. Quella sera Oyamada era uscito dalla casa dell’amico, qui sulla parte destra, era tornato indietro verso la parte sinistra, in basso della U e lì era stato assassinato da Shundei, così abbiamo creduto fino a questo momento. Ma non abbiamo trascurato di considerare la corrente del fiume Sumida? Il fiume scorre dalla parte superiore sinistra della U a quella inferiore. Invece di credere che il cadavere sia stato ritrovato nel luogo in cui è avvenuto l’assassinio, non è più naturale pensare che abbia disceso il fiume trasportato dalla corrente e si sia impigliato contro l’imbarcadero del ponte Azuma? Ma se il corpo è stato trasportato dalla corrente, da dove è partito? E il crimine dove è stato commesso?

 ISPETTORE IZOTAKI
Quello che sta dicendomi è possibile ma che motivo avrebbe avuto il signor Oyamada a spaventare a morte sua moglie, e soprattutto, non dimentichiamo che è lui la vittima.

SAMUKAWA
Per dare maggiore conferma alle mie deduzioni mi sono recato a casa Oyamada ed ho chiesto il permesso di esaminare lo studio del defunto. Non c’è nulla come lo studio di una persona che possa raccontarne il carattere ed i segreti. Ho passato tutta la mattina a guardare ogni libreria, a controllare ogni scaffale, ogni cassetto finché tra i tanti ne ho trovato uno chiuso accuratamente a chiave. Quando ho chiesto la chiave mi è stato detto che, quando era in vita, Oyamada era solito portarla sempre con sé; anche il giorno della sua morte era uscito con la chiave. Chiesi il permesso per forzare la serratura e vidi che l’interno traboccava di carte: diari di anni e anni, buste rigonfie di incartamenti e così via; li ho esaminati con cura uno per uno ed alla fine ho scoperto tre documenti collegati al caso.

 L’ispettore comincia a dimostrare interesse a quanto gli sta dicendo Samukawa.

ISPETTORE IZOTAKI
E quali sarebbero?

SAMUKAWA
Primo: il diario dell’anno del matrimonio con Shizuko. Sul margine del foglio relativo a tre giorni prima della cerimonia è scritto in inchiostro rosso “…sono venuto a conoscenza della relazione tra Shizuko ed un giovane di nome Hirata Ichirō”.

ISPETTORE IZOTAKI
Quindi il signor Oyamada sapeva della passata relazione tra sua moglie e Hirata.

SAMUKAWA
Secondo: una copia della raccolta di racconti Il gioco della soffitta.

 L’ispettore assume un’aria stupita.

SAMUKAWA
Anch’io rimasi sorpreso nel trovare un libro di questo tipo nello studio di un uomo d’affari come Oyamada Rokurō! Non credevo ai miei occhi finché non seppi dalla moglie che egli era stato, da vivo, un appassionato lettore di romanzi. E c’è dell’altro: all’inizio del libro è inserito un ritratto di Shundei e per finire nell’ultima pagina viene citato il vero nome dell’autore, Hirata Ichirō.

ISPETTORE IZOTAKI
Che Oyamada leggesse questo tipo di racconti mi stupisce molto, ma non ce lo vedo proprio come persecutore della moglie.

SAMUKAWA
Terzo: il numero 12, vol. VI, della rivista “Shinseinen”. Non vi sono pubblicate opere di Shundei, ma sulla copertina appare mezza pagina di un suo manoscritto fotografato in grandezza naturale, e la didascalia dice “pagina autografa di Ōe Shundei”. Lo stano è che, guardando questa riproduzione alla luce del sole, vi si possono notare molti segni incisi. Come se qualcuno avesse sovrapposto un foglio di carta sottile e con una matita fosse passato più volte sopra la grafia di Shundei, non vi è altra spiegazione.

 L’ispettore si alza in piedi e comincia a passeggiare avanti e indietro pensoso.

SAMUKAWA
Non è possibile che sotto una maschera si sincera affabilità Oyamada nascondesse una personalità perversa? Non ci siamo troppo fissati sul nome di Ōe Shundei? La conoscenza dei suoi romanzi truculenti, del suo bizzarro modo di vita non hanno fatto sì che sin dall’inizio si sia dato per scontato che solo lui potesse aver compiuto un delitto come questo? Come ha fatto a volatilizzarsi? Se fosse lui l’assassino non sarebbe un po’ strano? Come si spiegherebbe che d’improvviso abbia lasciato incompleto il meticoloso ostinato piano di vendetta studiato per lunghi anni? Se si leggono i suoi romanzi e si conosce la sua vita si capisce che è alquanto improbabile. E non dimentichiamoci dei guanti. Da quelli che Oyamada ha regalato all’autista manca un bottoncino che coincide con quello ritrovato nella soffitta. In conclusione contro ogni mia aspettativa comincio a pensare che Hirata Ichirō alias Ōe Shundei, da noi sino ad ora ritenuto colpevole, non abbia mai avuto a che fare con questo delitto. Siamo stati portati a crederlo da un mostruoso inganno ordito da un ricco signore che pur mostrando una facciata gentile, poi nell’intimità della camera da letto si trasformava in un temibile, odioso depravato pronto a battere con un frustino la povera dolce moglie Shizuko.

 L’ispettore guarda Samukawa con uno sguardo di complicità ed un sorriso beffardo.

ISPETTORE IZOTAKI
Difficile comunque che sia riuscito a pugnalarsi alla schiena…

SAMUKAWA
Non è stato un omicidio, le cose devono essere andate in questo modo…

Mentre Samukawa espone all’ispettore la sua teoria, vediamo le immagini sullo schermo seguire il racconto mostrandoci i movimenti di Oyamada.

  

SCENA 26 – Flashback – Interno. Casa Oyamada.

SAMUKAWA
(VFC)
…leggendo Il gioco della soffitta Oyamada fece quella che per lui fu una straordinaria scoperta. Trovò una persona che aveva le sue stesse turpi tendenze. Alla fine, preso a modello il protagonista del romanzo, divenne egli stesso il giocatore della soffitta, si nascose nel sottotetto della propria casa e si mise a spiare i momenti di intima solitudine della moglie. Dal portale del giardino all’ingresso di casa Oyamada vi è una considerevole distanza cosicché quando rientrava a casa o in altre simili occasioni non era certo cosa difficile riuscire ad introdursi nel ripostiglio di fianco all’entrata senza farsi scorgere dalla servitù, da lì passare al sottotetto e spingersi fin sopra la stanza di Shizuko.

La MDP torna ad inquadrare l’ufficio di Izotaki e l’ispettore che ascolta guardando con attenzione la piantina di Tokio.

SAMUKAWA
Del resto Oyamada leggendo il romanzo aveva scoperto nell’ultima pagina di copertina il vero nome dell’autore e mi pare evidente che abbia iniziato a sospettare l’identità di questi con Hirata Ichirō, l’antico innamorato della moglie. In breve, grazie a Il gioco della soffitta, Oyamada scoprì un compagno di perversione ed allo stesso tempo un antico rivale da odiare architettando un piano davvero diabolico…

Torniamo a vedere le immagini raccontate da Samukawa.

 

SCENA 27 – Flashback – Interno. Casa Oyamada.

SAMUKAWA
(VFC)
…alla fine deve essere giunto ad escogitare l’incredibile commedia  delle lettere minatorie firmate da Hirata Ichirō. Per farlo gli è bastato imitarne attentamente la calligrafia esercitandosi sopra la riproduzione fotografica pubblicata sulla rivista. Lo provano i segni di matita rimasti sulla fotografia. Si prese poi la briga di imbucarle a distanza di giorni, nei momenti più adatti, curando che ogni volta avessero un timbro postale diverso. Era facile per lui, quando per lavoro si muoveva con l’automobile, fermarsi alla più vicina cassetta postale e infilarvene una. Poteva descrivere i dettagliati movimenti di Shizuko per averla spiata dalla soffitta e quando ciò non gli era sufficiente la sua posizione di marito gli permetteva di sapere altri particolari senza difficoltà. Che demonio! In questo modo ha potuto sperimentare il piacere malefico di spedire alla propria moglie le lettere minacciose firmate col nome di un altro e la gioia perversa di spiare dal soffitto, con il cuore in tumulto, la scena della donna che, nel leggerle, tremava di terrore. Ha torturato la moglie in quel modo non perché la odiasse: era piuttosto la passione a provocare tali crudeltà.

 Primo piano di Samukawa.

SAMUKAWA
Lei ispettore conosce certo molto bene la psicologia di questi maniaci sessuali.

ISPETTORE IZOTAKI
Dunque le sue deduzioni fanno sì che Oyamada Rokurō sia l’autore delle lettere minatorie. Ma allora perché quella che era solo una perversione sessuale si è trasformato in un orrendo crimine? Non solo chi è stato ucciso è lo stesso Oyamada, ma per quale motivo galleggiava nudo sotto il ponte di Azuma, con in testa quella strana parrucca? Da chi è stata inferta la ferita da taglio nella schiena? Se Shundei non è implicato nel delitto, è possibile che vi sia un altro assassino.

SAMUKAWA
Il punto di partenza del mio ragionamento è proprio la parrucca…

Torniamo a vedere le immagini raccontate da Samukawa.

 

SCENA 28 – Flashback - Esterno. Casa Oyamada.

SAMUKAWA
(VFC)
… una folta parrucca ordinata da lui stesso. Aveva osservato la fotografia pubblicata in Il gioco della soffitta. Un’immagine di Shundei con una folta capigliatura, ben diversa dalla testa calva di Oyamada. Pertanto capì che se avesse voluto fare un ulteriore passo nel terrorizzare Shizuko doveva munirsi di una folta capigliatura. Sua moglie aveva trasferito la camera da letto nell’ala occidentale della casa ed ora non gli era più possibile spiarla dal soffitto. Se voleva spaventarla doveva farlo dalla finestra e con la parrucca sul capo che nascondeva la sua calvizie era sufficiente mostrare appena il viso nell’oscurità, al di là del vetro della finestra senza il pericolo di venire scoperto da Shizuko già in preda al terrore. La sera della sua morte, rientrando dalla casa dell’amico visitato, il portone era ancora aperto ed egli, senza farsi udire dalle domestiche, entrò nello studio al piano inferiore dell’edificio in stile occidentale passando dal giardino. Quella sera la moglie era già a letto, al piano superiore, e senza che elle se ne accorgesse egli si mise al buio, la parrucca, uscì, seguì la fila di alberi, salì sul cornicione girando attorno alla casa fino alla finestra della camera da letto e da lì guardò dentro, attraverso uno spiraglio delle imposte. La finestra della camera si apre proprio sul fiume Sumida e sotto di lui solo un piccolo spazio separa il muro della casa dal muro di recinzione. Oyamada deve aver perso l’equilibrio ed è precipitato dal cornicione direttamente sopra il muro ricoperto di vetri. Una volta urtato contro la parete superiore del muro, deve essere piombato diritto nel fiume.

La MDP torna ad inquadrare l’ufficio di Izotaki.

SAMUKAWA
Naturalmente ho già controllato e sopra il muro vi sono effettivamente macchie rosse che quando verranno analizzate sicuramente ci confermeranno essere sangue.

ISPETTORE IZOTAKI
Farò controllare quanto mi ha detto. In questo modo si spiegherebbe cosa ha potuto causare una ferita tanto simile a quella di un coltello, e stando a questa interpretazione si possono spiegare le molte ferite leggere attorno a quella mortale. Oyamada è scivolato dal cornicione, ha battuto contro il muro ferendosi mortalmente, è caduto nel fiume ed è stato trascinato dalla corrente fino a rimanere impigliato all’attracco dei battelli del ponte Azuma. Ormai è quasi buio e manderò qualcuno a casa Oyamada domani mattina, lei che è amico della signora, la informi di quanto ha scoperto.

 

SCENA 29 – Interno. Casa Oyamada.

Shizuko è stesa sul letto, all’arrivo di Samukawa si solleva leggermente e gli sorride .

SHIZUKO
Quando mi hai telefonato per dirmi che saresti tornato da me ho preferito aspettarti qui.

Samukawa le si avvicina e la bacia.

SAMUKAWA
Non c’è più nulla da temere. Fin dall’inizio non è mai esistito nessun Ōe Shundei.

 La donna lo guarda con un’espressione attonita.

SAMUKAWA
È proprio così, è stata tutta un’orrenda macchinazione.

SHIZUKO
Una macchinazione? Che stai dicendo? Quelle lettere, l’uccisione di mio marito…

SAMUKAWA
Tuo marito è stato ucciso dalla sua stessa malvagità, e le lettere erano false, lui stesso le scriveva con lo scopo di terrorizzarti.

SHIZUKO
Non posso crederci… la calligrafia… era quella di Shundei, com’è possibile?

 Samukawa la stringe tra le braccia, poi la accarezza sulla schiena con entrambe le mani. Lei si abbandona e lascia cadere la testa indietro. Samukawa la bacia sul collo. Lei gli appoggia le mani sul capo e lo incita a scendere verso il seno. Gli prende la testa tra le mani e lo guarda dritto negli occhi.

SHIZUKO
Sei certo di quello che mi hai detto?

SAMUKAWA
Assolutamente. Anche l’ispettore Izotaki ne è convinto e domani manderà qualcuno per verificare quanto ho scoperto.

 Samukawa si gira e vede il frustino appoggiato sulla poltrona. Si alza, lo prende e lo mostra a Shizuko. Lei impallidisce.

SAMUKAWA
So quanto ti ha fatto soffrire a causa delle sue perversioni.

 Shizuko arrossisce ed abbassa il capo, poi si getta tra le braccia di Samukawa.

SHIZUKO
Ti prego, non dire altro. Non torturarmi ancora! Lo ha fatto per anni, ed io essendo sua moglie non potevo fare niente.

 Samukawa la bacia dolcemente ed appoggia il frustino sul letto.

SAMUKAWA
Ora calmati, amore mio, lui c’è più. Non può più tormentarti.

SHIZUKO
Mi ha fatto cose terribili, tu invece, sei così sensibile, dolce…

Shizuko si stringe a Samukawa e gli sussurra qualcosa all’orecchio. Si baciano. Samukawa comincia a spogliarla.

Stacco.

 

SCENA 30 – Interno Taxi

Samukawa si trova all’interno del taxi che lo porta verso casa. Vediamo che il conducente è quello al quale Oyamada regalò i guanti. L’auto corre velocemente tra il traffico. Samukawa appare assorto nei suoi pensieri poi come per rompere il silenzio fa un domanda all’autista.

SAMUKAWA
Senta, quei guanti dell’altra volta, quand’è che li ha ricevuti dal signor Oyamada?

AUTISTA
Eh?

SAMUKAWA
I guanti, quando glieli ha regalati il signor Oyamada?

AUTISTA
Dunque, dev’essere stato l’anno scorso in novembre, il giorno di paga, ricordo di avere pensato che in quel giorno continuavo a ricevere cose, era il 28 Novembre. Ne sono sicuro…

SAMUKAWA
Ah, Novembre, il 28…

 L’autista gli si rivolge ridendo.

AUTISTA
Scusi signore, ma perché prova un tale interesse per quei guanti? Forse nascondono qualche storia?

 Samukawa non risponde, con gli occhi continua a fissare il parabrezza. La vettura prosegue per un po’ la sua corsa quando ad un tratto Samukawa scatta quasi alzandosi in piedi, afferra per le spalle il guidatore e comincia e gli si rivolge quasi gridando.

SAMUKAWA
Ne è sicuro? Il 28 Novembre? Potrebbe affermarlo davanti a un giudice?

 La vettura sbanda per un momento poi l’autista si riprende e si gira stupito verso Samukawa.

AUTISTA
Davanti al giudice? Non è uno scherzo questo vero?

SAMUKAWA
No che non è uno scherzo! Avanti, ne è sicuro?

AUTISTA
Sì, sono sicurissimo che fosse il 28 Novembre. Ho perfino un testimone. Mostrai i guanti al mio collega appena rientrato al garage.

Stacco.

 

SCENA 31 – Interno. “Club dei Bizzarri”.

Samukawa ed Honda sono seduti intenti a parlare.

HONDA
…quindi, non può essere caduto a Oyamada.

SAMUKAWA
Shizuko disse che alla fine dell’anno scorso avevano fatto le grandi pulizie di Capodanno e tutte le tavole dei soffitti alla giapponese sono state tolte e lavate.

HONDA
…ed il famoso bottoncino per forza di cose deve essere stato perso dopo quella data. Ragionamento logico.

SAMUKAWA
Certo, i guanti sono stati dati all’autista il 28 Novembre ed è fuori dubbio che il bottoncino caduto nella soffitta appartenesse a quei guanti.

HONDA
…A questo punto non può essere stato Oyamada a perdere il bottoncino. Forse ti sei convinto troppo presto della colpevolezza di Oyamada.

SAMUKAWA
Era un sadico…

HONDA
…ma ti ripeto che tutti quegli indizi sparsi qua e là, pronti ad aspettarti, sono troppo perfetti. Sembrano messi lì appositamente per essere trovati. Ōe Shundei scrisse in un suo romanzo che se ci sono troppe prove l’investigatore deve tenere gli occhi bene aperti.

SAMUKAWA
Tu non credi nemmeno che le lettere siano opera di Oyamada, vero?

HONDA
È difficile da credere. La grafia è troppo vicina a quella vera. Inoltre, ammesso che Oyamada sia stato capace di copiare la grafia, come avrebbe potuto un uomo d’affari imitare uno stile così caratteristico?

SAMUKAWA
Allora, …Ōe Shundei, ho seguito le sue direttive, come voleva lui.

HONDA
Shundei esiste, in qualche posto. Nascosto con la moglie.

Samukawa ed Honda rimangono silenziosi per qualche secondo.

SAMUKAWA
Senti, avevi detto che la moglie di Ōe Shundei aveva il viso tondo, vero?

Honda appare sorpreso dalla domanda.

HONDA
…Eh? Sì.

SAMUKAWA
Era sempre pettinata all’occidentale, vero?

HONDA
…È vero…

SAMUKAWA
Portava sempre occhiali da miope, vero?

HONDA
Sì.

SAMUKAWA
E aveva i denti d’oro, vero?

HONDA
Sì, perché queste domande? Che ti prende, hai trovato la chiave del caso?

SAMUKAWA
Mah, forse sì. Ti racconterò poi i dettagli.

 

SCENA 32 – Interno. Casa Oyamada.

Shizuko è seduta sul letto sopra il lenzuolo bianco con il capo reclinato in avanti. Indossa un kimono sfoderato in seta. La stanza da letto è immersa nella penombra. Entra Samukawa e i due si baciano.

SHIZUKO
Amore mio, non sai quanto sono felice di vederti.

SAMUKAWA
Shizuko, è accaduta una cosa terribile. Ho commesso un gravissimo errore.

SHIZUKO
Non capisco, cosa stai dicendo?

SAMUKAWA
Il sottotetto è stato lavato alla fine di Dicembre ed il bottoncino si era staccato dal guanto di tuo marito più di un mese prima. Se aveva regalato i guanti a quell’autista il 28 Novembre è ovvio che il bottone era venuto via prima di quel momento. La sequenza dei fatti è del tutto rovesciata.

SHIZUKO
Cielo! Allora Hirata…

SAMUKAWA
È così. In questa storia sento puzza di Ōe Shundei, e forte! Devo rivedere tutta la mia teoria. Forse non lo sai , ma la vita di Shundei è del tutto singolare. Perché non riceveva visitatori? Perché li evitava con i suoi frequenti traslochi, i viaggi, la scusa delle malattie? Se non si è trattato dei preparativi di un assassinio è davvero incomprensibile.

I due sono seduti sul letto. Shizuko si avvicina all’uomo e gli si appiccica addosso.

SAMUKAWA
A pensarci bene si è preso gioco di me a suo piacimento. Mi ha fatto ripetere la parte come un novellino che segue pari pari il suo ragionamento e mi sono bevuto le false prove da lui costruite in anticipo.

Shizuko prende le mani di Samukawa e se le porta al petto.

SAMUKAWA
Tutta questa faccenda è impregnata delle opere di Ōe Shundei. Ora, stando a quanto dice Honda, Shundei se ne andava in giro per il parco di Asakusa conciato in modo a dir poco bizzarro, vestito da clown, con un cappello a cono; inoltre, secondo la ditta di pubblicità l’uomo che distribuiva volantini non poteva essere altro che un vagabondo del parco. Che Shundei si mescolasse ai barboni di Asakusa poi! Non ti viene in mente Dr.Jeckyll and Mr.Hyde di Stevenson?

Shizuko si avvinghia a lui e comincia a baciarlo.

SHIZUKO
Ho paura… il tuo modo di raccontare mi mette i brividi. Smettiamo di parlare di questa cosa. Non mi va, oggi voglio solo fare l’amore. Se sto con te, così, riesco a non pensare a Hirata.

SAMUKAWA
Ma ascolta! C’è di mezzo la tua vita! E se Shundei ti tenesse ancora d’occhio?

Shizuko continua a mordicchiargli un orecchio.

SHIZUKO
Facciamo l’amore…ti prego….

SAMUKAWA
In questa storia ho trovato altri due aspetti misteriosi.

Samukawa estrae dalla tasca una piantina di Tokio.

SAMUKAWA
Ho tenuto in mente tutti i nomi e gli indirizzi in cui Ōe Shundei ha traslocato; sono concentrati in un’area limitata dell’angolo Nord-Est della città. Questo è stato un grave errore da parte di Shundei. Ebbene, prova a unire con una linea gli indirizzi, vedrai che formano un cerchio irregolare ed al centro trovi nascosta la chiave della soluzione di questo caso. Ora te la spiego.

SHIZUKO
Ho paura!

Shizuko incolla le sue labbra a quelle di Samukawa poi con l’indice comincia a solleticargli l’orecchio ed avvicinatavi la bocca comincia a sussurrare..

SHIZUKO
Non sopporto di gettar via le nostre ore preziose in questi discorsi spaventosi. Caro amore mio, non senti il fuoco sulle mie labbra? Non senti come batte forte il mio cuore? Prendimi tra le tue braccia, stringimi.

SAMUKAWA
Ancora un momento. Abbi pazienza ancora un momento e ascolta ciò che ho pensato. Oggi sono venuto qui per parlare con te proprio di questo.

Samukawa continua a parlare senza badarle.

SAMUKAWA
Ricordo perfettamente quando il nome di Shundei scomparve d’improvviso dalle riviste: fu negli ultimi mesi di due anni fa. E Oyamada tornò dall’estero proprio verso la fine di quell’anno. Come mai le due date coincidono? È possibile che si tratti di un caso? Cosa ne pensi?

Prima ancora che Samukawa avesse finito di parlare, Shizuko va a prendere il frustino e glielo mette nella mano destra, si toglie il kimono e si getta bocconi sul letto. Col viso si rivolge all’uomo guardandolo da sopra la spalla candida.

SHIZUKO
Ma perché? Una cosa del genere…, una cosa così…

Shizuko comincia a gridare.

SHIZUKO
…sì, battimi! Colpiscimi!

Samukawa con ostinazione continua a parlare mentre la donna si contorce nuda sul letto.

SAMUKAWA
Da un lato il fatto che Ōe Shundei sia presente in questa storia è chiaro come il sole. D’altro canto, però, le forze di polizia non sono riuscite a scovare un così famoso scrittore; è letteralmente svanito, come fumo, nel nulla. È spaventoso, anche solo a pensarci. Talmente strano da chiedersi se non si tratti di un incubo. Perché non ha ucciso anche te? Ha smesso di colpo di spedire lettere minatorie.

Shizuko cerca di avvinghiarsi a lui con le gambe nude.

SAMUKAWA
Gli scrittori di letteratura poliziesca sono tutti dei mostri. Quando la passione per la ricerca dell’anormalità giunge al culmine arriviamo a qualsiasi estremo.

Samukawa appare come impazzito. Continua a parlare frenetico. Il viso rigato di sudore.

SAMUKAWA
Ascolta bene Shizuko. È sbagliato il mio ragionamento? Dov’è il centro del cerchio che unisce tutte le abitazioni di Shundei? Guarda questa mappa. È casa tua. Tutti gli indirizzi sono a dieci minuti di distanza da casa tua. Perché Shundei è scomparso contemporaneamente al ritorno di tuo marito dall’estero? Perché tu non hai più potuto andare alle lezioni di cerimonia del tè o a quelle di musica. Capisci? Tu, durante l’assenza di tuo marito, uscivi tutti i giorni al pomeriggio per le lezioni di tè o di musica per rientrare a sera tarda. Chi è stato che, con un piano perfetto, mi ha portato a costruire un tale castello di supposizioni? Sei stata tu. Mi hai catturato al museo e poi mi hai manovrato a tuo piacimento.

Shizuko si alza con un grido improvviso e con il corpo nudo si avvinghia a Samukawa. Appoggia la guancia al suo petto e comincia a piangere.

SHIZUKO
È troppo! È troppo!

SAMUKAWA
Perché piangi? Perché prima hai cercato di fermarmi e di impedirmi di parlare? Visto che per te si tratta di una questione di vita o di morte non dovresti invece desiderare di ascoltarmi? Ascolta. Il mio ragionamento non è ancora finito.

Shizuko continua a singhiozzare.

SAMUKAWA
Perché la moglie di Ōe Shundei portava gli occhiali? E perché aveva i denti d’oro? Perché aveva i capelli acconciati all’occidentale? Non sono questi gli stessi travestimenti usati da Shundei in un suo racconto? Così ti sei tramutata nella moglie di Shundei. Per te è cosa da nulla far sembrare tondo il tuo viso con un’acconciatura dei capelli all’europea.

Shizuko si getta sul letto affranta, senza parlare e continuando a piangere. Samukawa eccitato ed in preda alla frenesia, brandendo il frustino che Shizuko gli aveva messo in mano, vibra un colpo sulla schiena nuda della donna. Poi continua, ancora un colpo, poi un altro, ed un altro ancora sempre più violenti. Continua a colpirla sempre più forte come in preda ad un raptus. La pelle della donna comincia ad arrossarsi e poco dopo il sangue comincia a trasudare dalle ferite. Il corpo di Shizuko si dimena e si contorce in pose oscene sotto quello di Samukawa. Poi, con un filo di voce:

SHIZUKO
Hirata, Hirata…

Samukawa con i rigagnoli di sudore che gli colano per tutto il corpo continua a frustare la donna con violenza.

SAMUKAWA
Hirata? Come! Cerchi ancora di ingannarmi? Solo per esserti fatta passare per la moglie dello scrittore credi di poter far credere che debba esserci un uomo col suo nome? Esiste forse questo Hirata alias Shundei? No, è del tutto inventato. È per rendere credibile la sua esistenza che tu, nella parte di sua moglie, hai tenuto i contatti con i giornalisti e le riviste. Ecco perché hai cambiato così spesso indirizzo. Ma dal momento che non era possibile ingannare tutti, e sempre, hai assoldato un vagabondo nel parco di Asakusa e l’hai fatto sdraiare, come un malato, nella stanza di Shundei. Non era Shundei quello travestito da pagliaccio, ma era un pagliaccio travestito da Shundei.

Shizuko è muta, bocconi sul letto come morta. Soltanto le rosse ferite sulla schiena appaiono vive grazie e si muovono col suo respiro.

SAMUKAWA
Quando scrivevi i racconti diventavi Ōe Shundei, quando prendevi in affitto le abitazioni lo facevi a nome di Hirata e quando dovevi trattare con i giornalisti o per qualsiasi contratto ecco che per questo c’era la moglie, poi tornavi ad essere la signora Oyamada.  In poche parole, una donna, quattro ruoli. Mi rammento di un fatto. Una volta un critico trovò i romanzi di Shundei traboccanti di un senso di sospetto così femminile da essere quasi sgradevole. Gli davano una precisa sensazione, come se nell’ombra si celasse un animale predatore. Diceva il vero quel critico, non ti pare?

Shizuko continua a rimanere bocconi sul letto. Samukawa si abbassa a baciarle la schiena. Lecca le ferite sanguinanti.

SAMUKAWA
Poi iniziasti a provare insoddisfazione verso tuo marito, ormai invecchiato. E per andare oltre i romanzi, decidesti di compiere un delitto, un assassinio. Facendo ricadere i sospetti su un personaggio fittizio quale è Shundei saresti potuta vivere per sempre tranquilla e, oltre a liberarti dell’odiato marito, ne avresti ereditato l’immensa fortuna potendo così vivere il resto della vita a tuo piacimento. Ma non ti accontentasti di tutto ciò, dato che io criticavo sempre le opere di Shundei tu hai voluto vendicarti, usandomi come un burattinaio. Non è stato difficile ingannarmi vero? Sono stati sufficienti un bottoncino da guanto, un diario e qualche prova messa qua e là. La ferita mortale di Oyamada deve essere spiegata esattamente secondo le mie deduzioni. L’unica differenza è che forse egli non stava fuori dalla finestra, ma doveva essere all’interno, occupato in una delle vostre solite follie amorose, ecco spiegata la parrucca, e tu l’hai spinto fuori facendolo precipitare dalla finestra. Allora Shizuko, le mie conclusioni sono errate? Rispondimi, dimmi qualcosa. Shizuko!

Samukawa pone una mano sulla spalla di Shizuko e la scuote lievemente. La donna affranta non muove nemmeno il viso e resta immobile senza parole.

SAMUKAWA
Me ne vado, rifletti.

Samukawa bacia con amore le ferite sul dorso di Shizuko passando lungo le ferite sanguinanti poi si alza e si ricompone ed abbandona la stanza..

SAMUKAWA
Scegli tu la via giusta da seguire.

La MDP comincia lentamente a zoomare indietro e si allontana dalla stanza, vediamo la casa dall’esterno. Samukawa che esce dalla porta di ingresso e si incammina, solo, lungo la stradina di negozi chiusi. L’inquadratura continua ad allontanarsi e vediamo l’intero quartiere, casa Oyamada, il fiume. Poi il fiume che scorre sinuoso attraverso la città. Poco distanti i grandi grattacieli di del quartiere Shinjuku sono illuminati delineano lo skyline della metropoli.

 

Schermo nero

 

Sulle note del brano "Everybody Needs Love" dei "Vlidge" partono i Titoli di Coda

 

Titoli di Coda



with
TAKESHI KITANO
as Samukawa
JOY NAKAGAWA
 
as Oyamada Shizuko
TATSUYA FUJI as Oyamada Rokuro
TATSUYA NAKADAI 
as Honda
RYUICHI SAKAMOTO 
as Itozaki
TOMOROH TAGUCHI 
as Aoagi Tamizo
RYUHEI MATSUDA 
as Hirata Ichiro

 

music
SHINYA TSUKAMOTO

songs
"CALL & RESPONSE" performed by THE ELEPHANT KASHIMASHI
"MOTER MAN" performed by SUPER BELL "Z
"EVERYBODY NEEDS LOVE" performed by VLIDGE

written by
MAURIZIO GIANNINI & EDOGAWA RANPO
(loosely based on
"La Belva nell'Ombra" by Edogawa Ranpo)

produced by MAGIA Production

directed by
SHINYA TSUKAMOTO

"LA BELVA NELL'OMBRA -- INJÜ"
a SHINYA TSUKAMOTO film

LA BELVA NELL'OMBRA -- INJÜ is Copyright © 2001 by Merlino
INJÜ” is Copyright © 1928 by Edogawa Ranpo
This screen adaptation is for purposes of internet game Cinematik
and is not for commercial use.

Schermo nero

THE END


Al cinema dal 15.12.2001 al 00.00.2002

Box Office

Incasso Sett.

Incasso Tot.

Pos.

21.12.2001

94.059.525

94.059.525

1
28.12.2001

72.313.070

166.372.595

4
04.01.2002

6.182.322

172.554.918

11
11.01.2002

50.834.595

223.389.513

3
18.01.2002

21.022.201

244.411.714

8
       

Multisala M.P.

Multisala MAGIA Production. Dove vengono proiettati 24 ore su 24 tutti i films di MP. Clicca qui!
Vieni a vedere i nostri films!


HOME Multisala MP L'Opinione di Merlino Merlin Awards La TV di Merlino In Realizzazione In Sviluppo Progetti Box Office Perché MAGIA Production Cosa Dicono di Noi Links E-MAIL